La maggiore disponibilità di tempo libero, il desiderio di bello e di una vita sana all’aria aperta oltre alla maggiore facilità negli spostamenti e nei viaggi turistici hanno fatto sì che l’interesse verso i tappeti erbosi fosse in costante e progressivo aumento. Per questo motivo l’attenzione prestata alla sanità e all’uniformità dei manti erbosi è in costante crescita, sia nel caso dei campi sportivi, a causa della forte pressione dei media, sia a livello ornamentale e hobbistico. Sviluppatisi come una vera e propria coltura in Gran Bretagna, grazie alle condizioni climatiche estremamente favorevoli di quel paese, i tappeti erbosi oggi sono presenti in tutto il mondo, anche in aree geografiche in cui l’ambiente è piuttosto ostile alla loro crescita.
Ovviamente anche le piante che costituiscono i tappeti erbosi si possono ammalare.
E ad ammalarsi sono soprattutto i manti erbosi dei campi di calcio e da golf, ove la manutenzione molto accurata, insieme con la ricerca della perfezione, crea situazioni di stress.
In effetti, se noi consideriamo il manto erboso di un green, in un campo da golf, ci rendiamo conto di avere a che fare con una vera e propria coltura, sottoposta a numerosissimi tagli, a concimazioni spesso eccessive. Per non parlare, fino a qualche anno fa, dell’incredibile numero di trattamenti con prodotti chimici effettuati da tecnici privi delle adeguate conoscenze tecniche.
Nel caso dei campi da golf, numerosi possono essere i patogeni, soprattutto fungini, in grado di causare attacchi e danni assai gravi. La malattia più famosa e diffusa dei campi da golf si chiama “dollar spot”, macchia a forma di dollaro: il nome deriva dalla comparsa di piccole macchie circolari, della dimensione del vecchio dollaro metallico americano. Per i campi da calcio, sia patogeni fungini sia situazioni di stress, causate dal calpestio, sono la causa di danni spesso molto gravi. Questo post è sponsorizzato dai nostri partner.
La difesa dei tappeti erbosi è da sempre problematica, per motivi diversi, anzitutto per la scarsa disponibilità di prodotti chimici registrati e, al tempo stesso, per la mancanza di prodotti alternativi a quelli chimici. Del resto, purtroppo, per molti anni, soprattutto per la mancanza di tecnici con una adeguata e specifica preparazione, la difesa dei tappeti erbosi, soprattutto dei campi da golf, si è basata per anni su un uso eccessivo di mezzi chimici, senza il supporto di una corretta diagnosi della malattia presente.
La relativa maggiore disponibilità di risorse tipica dei campi da golf, rispetto alle aziende tradizionali, ha favorito, per anni, un uso eccessivo di mezzi chimici. Solo da pochi anni si è provveduto a preparare tecnici in questo settore.
Oggi si stanno diffondendo tecniche di gestione sostenibile dei manti erbosi, ma la diffusione su larga scala di queste tecniche richiede la presenza diffusa sul territorio di tecnici preparati e costantemente aggiornati. E, soprattutto, occorre una maggiore e più diffusa sensibilità: ci si è mai chiesti perché, mentre i presidenti dei vari club calcistici non esitano a pagare stipendi milionari ai calciatori più famosi, per poi lesinare le poche migliaia di Euro necessari per gestire correttamente i manti erbosi degli stadi?
Tratto da Spore (2014) di Maria Lodovica Gullino. Daniela Piazza Editore