IL SOLE INDEBOLISCE I PATOGENI DEL TERRENO

Molto spesso le scoperte più interessanti nel settore agrario derivano da osservazioni acute degli agricoltori. Era la metà degli anni 1970 e un agricoltore israeliano osservò che i campi in cui i film di plastica, usati per ridurre lo sviluppo di erbe infestanti durante l’estate, erano mantenuti sul terreno più a lungo presentavano, in seguito, attacchi più  limitati di alcuni patogeni fungini terricoli (gli stessi visti nel capitolo precedente). L’agricoltore confidò questa osservazione a un giovane ricercatore, di nome Avi Grinstein e a un famoso professore, di nome Jaacov Katan; dalla loro elaborazione delle osservazioni dell’agricoltore nacque la solarizzazione, una tecnica di disinfestazione del terreno che sfrutta l’energia solare.

In effetti, i ricercatori israeliani misero a punto una tecnica che è stata considerata tra le 100 innovazioni nel settore agrario del XX secolo. In cosa consiste la solarizzazione? In pratica nello sfruttamento dell’energia solare (quindi la tecnica può essere usata nei Paesi con una buona insolazione) per innalzare la temperatura dei primi 30-40 cm del terreno  grazie alla copertura del terreno con film plastici trasparenti per 4 settimane almeno durante il periodo più caldo e meglio insolato dell’anno (da noi giugno-luglio-agosto). Il terreno, prima di essere coperto va irrigato abbondantemente, in modo che l’acqua favorisca la trasmissione del calore dalla superficie in profondità. Di fatto sfruttando l’energia solare, il terreno subisce una vera e propria pastorizzazione, raggiungendo, negli strati più superficiali, per le 4 settimane, temperature di 42-50 °C capaci di eliminare o, almeno, devitalizzare, micelio, spore, strutture di resistenza di molti patogeni terricoli. Non solo funghi ma anche nematodi, insetti, semi di infestanti sono debilitati dal trattamento. 

Come agisce la solarizzazione? Con una doppia modalità, fisica e biologica. L’effetto termico elimina o, più spesso indebolisce i patogeni, che, così indeboliti, sono così più facilmente oggetto dell’azione antagonistica di alcuni microrganismi che l’hanno facilmente vinta con un patogeno debilitato. La solarizzazione ha un notevole e indiscusso pregio: si può praticare con costi ridotti e ha un basso impatto ambientale.

Avi Grinstein e Jaacov Katan sono diventati famosissimi e la solarizzazione è utilizzata in tutto il mondo, ovunque le condizioni ambientali lo consentano. Ad oggi decine di paesi nel mondo impiegano la solarizzazione. Questa tecnica è stata sperimentata in quasi 100 paesi, perfino nella grigia e piovosa Gran Bretagna.

Tratto da Spore (2014) di Maria Lodovica Gullino. Daniela Piazza Editore