Terza Parte

VELENI DAL PASSATO

Un’accurata analisi dei dati relativi alla fertilità e alla mortalità in Russia nel periodo tra il 1865 e il 1914 (durante il quale la dieta media era molto simile a quella adottata in Europa prima del 1750) porta la Matossian a correlare il calo di fertilità, l’elevata mortalità e alcune malattie mentali con il consumo di farine ammuffite, contaminate da micotossine.  La storica dimostra, inoltre, in maniera convincente, come la caccia alle streghe che interessò l’Europa nel sedicesimo e diciassettesimo secolo, riguardò soprattutto zone – Alpi francesi, Europa centrali e valle del Reno – in cui la segale era la coltura cerealicola prevalente e avvenne in annate caratterizzate da clima umido, favorevole alla contaminazione della segale da parte di Claviceps.

Sempre secondo la Matossian, la crescita demografica osservata in Europa nel periodo 1750 – 1850 va correlata con un cambiamento nella dieta e la riduzione dei consumi del pane di segale, probabilmente molto contaminato, sostituito da grano, mais e patate. Una sorta di prova del nove!   In pratica la Matossian osservò che, rispetto alla popolazione inglese, quella francese alternava periodi di ripresa demografica con altri in cui le morti dovute ad epidemie di ergotismo facevano segnare cali nella popolazione. Quando, a partire dal 1810, la popolazione francese cominciò ad aumentare, il fenomeno fu spiegato non con un aumento di fertilità ma, piuttosto, con una riduzione delle morti.

La frazione tossica degli sclerozi di Claviceps comprende, del resto, almeno 5 alcaloidi le cui relative variazioni di contenuto possono spiegare la prevalenza dell’una o dell’altra delle diverse sindromi di ergotismo descritte. 

Tratto da Spore (2014) di Maria Lodovica Gullino. Daniela Piazza Editore