Prima Parte

LA FEBBRE DEI TULIPANI

Pochi di noi sanno che la prima grande crisi economica della storia, una vera e propria bolla, fu causata, nell’Olanda della fine del 1600, dai tulipani. Chi l’avrebbe mai detto che la passione scatenata da questo fiore, reso popolare dai turchi ottomani, potesse scatenare la prima bolla economica della storia? Cerchiamo di ripercorrere insieme questa vicenda, tanto curiosa quanto appassionante.

Intorno al 1550 un diplomatico fiammingo, Ogier Ghiselin de Busbecq, introdusse in Europa i tulipani dopo averli scoperti in Turchia, dove erano specie selvatiche. I tulipani divennero immediatamente di gran moda e scatenarono l’interesse di alcuni produttori che cominciarono a produrli. I fiori più richiesti erano quelli screziati.

Oggi noi sappiamo molto bene che alcuni virus, patogeni delle piante dalle dimensioni molto ridotte, non visibili ad occhio nudo e molto difficili da combattere, possono causare nelle piante colpite delle screziature, dette rotture di colore. Tra le specie più soggette agli attacchi di virus ci sono molte bulbose e tra queste i tulipani.

A quei tempi i tulipani screziati a causa di attacchi di virus (allora ignoti) divennero richiestissimi. Molti capolavori di scuola olandese e fiamminga di questo periodo ritraggono i famosi tulipani screziati. Si scatenò in Olanda una vera e propria frenesia botanico-finanziaria.

I bulbi di tulipano venivano utilizzati come moneta e scambiati con maiali, pecore, vino, burro, abbigliamento, mobili. Questi tulipani screziati raggiunsero prezzi incredibili e gli ibridi più rari e più pregiati raggiunsero quotazioni folli, tanto da valere più di una casa. Si creò una vera e propria bolla e si parlò di “tulipanomania”. L’interesse della gente verso questo fiore arrivò a non dipendere più dalla loro bellezza, ma dal desiderio di speculare per trarne profitto.

La febbre dei tulipani contagiò tutti quanti: semplici contadini, che li considerarono fonte di guadagni infinitamente più alti rispetto agli altri prodotti agricoli, e avidi mercanti, che puntavano solo al profitto.

to be continued…
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Tratto da Spore (2014) di Maria Lodovica Gullino. Daniela Piazza Editore

Foto di Filippo Beraudo di Pralormo. Si ringrazia il Castello di Pralormo.