E, infatti, per molti anni le patate vennero utilizzate per alimentare i maiali. C’era infatti una certa diffidenza verso quello che cresce sottoterra e si arrivò ad ipotizzare che il suo consumo potesse diffondere la lebbra. Ma le proprietà nutritizie della patata, lentamente, ebbero la meglio e un popolo affamato cominciò ad apprezzarne l’enorme potenziale. Tra l’altro, in periodi burrascosi, le popolazioni europee apprezzarono molto, tra le proprietà di questa specie, la sua capacità di vivere e produrre sotto terra, al riparo, quindi, delle razzie e devastazioni causate dalle guerre. Ma certamente nel 1800 essa era una coltura molto diffusa, ben adatta alle condizioni climatiche dell’Irlanda, rappresentando per la popolazione del paese una fonte nutrizionale sicura.
Pur variando le rese da un anno all’altro, mediamente le produzioni erano sufficienti a sfamare la popolazione che crebbe dall’inizio del 1800 al 1845 da 4,5 a più di 8 milioni di abitanti. Nelle annate “buone”, ogni irlandese consumava chili di patate al giorno. Patate e poco altro, talora un po’ di latte. Certamente un’alimentazione poco varia, ma capace di fornire proteine, carboidrati, vitamine e minerali, essendo la patata particolarmente ricca in vitamina C. Mentre i cereali, a causa delle condizioni climatiche, venivano coltivati con difficoltà, con rese insoddisfacenti, una famiglia risultava in grado di coltivare patate sufficienti a sfamare tutti i suoi componenti su superfici ridotte rispetto a quelle necessarie per coltivare cereali per lo stesso scopo.
Questa lunga premessa era indispensabile per comprendere la tragedia rappresentata dall’arrivo di una nuova malattia, la peronospora (causata da Phytophthora infestans) a, letteralmente, distruggere le coltivazioni di patata in Irlanda nel 1845.
In quella lontana estate del 1845, a giornate calde e asciutte seguirono 6 settimane con piogge e temperature basse. Le piante di patata cominciarono a perdere vigore, presentando vistosi ingiallimenti seguiti da imbrunimenti e profonde alterazioni dei fusti e delle foglie. Sotto terra, buona parte dei tuberi erano marci e anche quelli apparentemente normali marcirono molto rapidamente dopo la raccolta.
Questo fenomeno comparve in tutta Europa ma risultò particolarmente grave in Irlanda. Perché? Anzitutto perché, come già detto, gli irlandesi erano diventati, nella loro alimentazione, completamente dipendenti dalla patata. E improvvisamente, quella che allora era una malattia misteriosa distruggeva completamente i raccolti, costringendo la popolazione alla fame.
to be continued…
Tratto da Spore (2014) di Maria Lodovica Gullino. Daniela Piazza Editore