Fin dall’inizio del 1900 diversi Paesi, tra cui Francia, Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti, Giappone, ex-Unione Sovietica, hanno condotto ricerche sulle armi biologiche, includendo tra di esse anche alcuni agenti fitopatogeni. Tali ricerche sono proseguite durante la seconda guerra mondiale, prendendo in considerazione parassiti animali e vegetali nonché sostanze ad azione erbicida. Del resto, quanto visto nel caso della peronospora della patata in Irlanda e della carestia in Bengala ci hanno fatto ben capire quanto una malattia in forma epidemica di una coltura importante possa influire sull’economia di un paese, con risvolti sociali enormi.
Nell’ex-Unione Sovietica l’inizio del programma di guerra biologica risale al 1928 sotto la direzione dell’Armata Rossa. Nel momento del suo massimo sviluppo, hanno lavorato al programma più di 30.000 tra militari e civili, distribuiti in 55 istituti e centri di ricerca. Buona parte del loro lavoro ha riguardato la produzione di Puccinia recondita, agente della ruggine bruna dei cereali. Inoltre il programma russo si è occupato della produzione di Puccinia sorghi, del virus del mosaico del tabacco, del virus del mosaico striato del grano e di diversi virus della patata.
Alla fine degli anni 1930 risale il programma di ricerca degli Stati Uniti d’America, nel quale numerosi agenti fitopatogeni furono scelti per la loro elevata potenzialità aggressiva nei confronti di alcune colture economicamente importanti: in particolare vennero considerati come possibili bersagli le coltivazioni di riso in Cina e di grano in Ucraina.Tra il 1951 e il 1969 gli Stati Uniti d’America accumularono più di 30 tonnellate di spore di Puccinia graminis f. sp. tritici, patogeno capace di infettare il grano, e nel 1996 più di una tonnellata di spore di Pyricularia oryzae, agente del cosiddetto brusone del riso. Si tratta di quantitativi enormi di potenziali agenti infettanti, capaci di distruggere migliaia e migliaia di ettari! Anche le risaie del Vietnam del nord hanno rappresentato un potenziale bersaglio per gli americani negli anni 1960. Informazioni contrastanti circolano poi sull’esistenza di un programma dei Servizi segreti americani per distruggere a Cuba le coltivazioni di canna da zucchero e di tabacco, sempre negli anni 1960. Nel 1960 il Presidente Richard Nixon volle la chiusura dei programmi di guerra biologica e le riserve di spore di patogeni furono ufficialmente distrutte.
To be continued….
Tratto da Spore (2014) di Maria Lodovica Gullino. Daniela Piazza Editore